Data la significativa attività e tollerabilità di Bendamustina, Rituximab e Bortezomib in pazienti con recidiva indolente del linfoma non-Hodgkin delle cellule del mantello e l’esistenza di studi di laboratorio che suggeriscono attività sinergica, è stato condotto uno studio multicentrico di fase 2 sulla combinazione Bendamustina ( Levact ), Bortezomib ( Velcade ) e Rituximab ( MabThera ).
I pazienti con linfoma a cellule del mantello recidivo o refrattario indolente con adeguata funzione di organo sono stati trattati con Bendamustina 90 mg/m2 nei giorni 1 e 4; Rituximab 375 mg/m2 il giorno 1 e Bortezomib 1.3 mg/m2 nei giorni 1, 4, 8 ,11, con una programmazione di 6 cicli di 28 giorni.
Sono stati arruolati e trattati 30 pazienti ( 7 con linfoma a cellule del mantello ).
Otto pazienti hanno manifestato eventi avversi gravi, tra cui un caso di sepsi di grado 5.
I comuni eventi avversi non-ematologici sono stati generalmente di grado 1 o grado 2 e comprendevano nausea ( 50% ), neuropatia ( 47% ), affaticamento ( 47% ), costipazione ( 40% ) e febbre ( 40% ).
Dei 29 pazienti valutabili per l'efficacia, 24 ( 83% ) hanno raggiunto una risposta oggettiva ( di cui 15 con risposta completa ).
Con un follow-up medio di 24 mesi, la sopravvivenza libera da progressione a 2 anni è stata del 47%.
Sulla base di questi promettenti risultati, sono stati avviati negli Stati Uniti studi randomizzati per valutare questo regime terapeutico per il linfoma follicolare e per il linfoma a cellule mantellari. ( Xagena2011 )
Friedberg JW et al, Blood 2011; 117: 2807-2812
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