Uno studio retrospettivo, di coorte, ha valutato i fattori di rischio associati alla puntura lombare ematica o traumatica.
Sono stati analizzati 956 pazienti in età pediatrica , consecutivi, a cui era stata diagnosticata una leucemia linfoblastica acuta, tra il febbraio 1994 ed il luglio 1998.
Tutti i pazienti sono stati sottoposti a puntura lombare a scopi diagnostici, seguita da 4 punture lombari per la somministrazione intratecale della chemioterapia.
La puntura lombare è stata definita traumatica quando il liquido cerebrospinale conteneva almeno 10 eritrociti per microlitro, ed ematica quando il liquido cerebrospinale conteneva almeno 500 eritrociti per microlitro.
Delle 5.609 punture lombari esaminate, 1.643 (29%) sono risultate traumatiche , mentre 581 (10%) ematiche.
Dall’analisi è emerso che i fattori di rischio non modificabili per la puntura lombare traumatica o ematica, comprendevano: razza nera, età inferiore ad 1 anno, una precedente puntura lombare quando la conta piastrinica era inferiore o uguale a 50x10(3)/microL .
I fattori di rischio modificabili erano invece rappresentati da: fattori procedurali associati al trattamento, conta piastrinica inferiore o uguale a100x10(3)/microL , un intervallo di 15 giorni o meno tra le punture lombari, una minore esperienza del medico. ( Xagena2002 )
Scott CH et al, Jama 2002 ; 288 : 2001-2007