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Induzione con Bortezomib, trapianto a ridotta intensità e terapia di consolidamento - mantenimento con Lenalidomide nel mieloma


È stato valutato un approccio sequenziale che ha compreso induzione con Bortezomib ( Velcade ), Melfalan a dose intermedia e trapianto autologo di cellule staminali ( ASCT ), seguito da terapia di consolidamento – mantenimento con Lenalidomide ( Revlimid ).

I dati di efficacia e sicurezza sono stati analizzati secondo intention-to-treat, e i risultati aggiornati.

I pazienti con mieloma di nuova diagnosi di età compresa tra 65-75 anni ( n=102 ) hanno ricevuto 4 cicli di Bortezomib - Doxorubicina pegilata liposomiale [ Caelyx ] - Desametasone ( PAD ), Melfalan tandem ( 100 mg/m2 ), in seguito trapianto autologo di cellule staminali ( MEL100 - ASCT ), 4 cicli di consolidamento Lenalidomide - Prednisone ( LP ), e mantenimento con Lenalidomide ( L) fino alla progressione della malattia.

Il tasso di risposta completa è stato pari al 33% dopo MEL100 - ASCT, 48% dopo la terapia di consolidamento Lenalidomide - Prednisone, e 53% dopo la terapia di mantenimento a base di Lenalidomide.

Dopo un follow-up mediano di 66 mesi, il tempo mediano alla progressione è stato di 55 mesi e la sopravvivenza mediana libera da progressione di 48 mesi.
La sopravvivenza mediana globale non è stata raggiunta; la sopravvivenza globale a 5 anni è stata del 63%.

Nei pazienti con risposta completa, il tempo mediano alla progressione è stato di 70 mesi, e la sopravvivenza globale a 5 anni è stata pari all'83%.

La sopravvivenza mediana dalla recidiva è stata di 28 mesi.

La mortalità correlata a eventi avversi si è verificata in 8 pazienti su 102 durante l'induzione o il trapianto. Il tasso di mortalità relativa a eventi avversi è stato maggiore nei pazienti di età uguale o superiore ai 70 anni, rispetto ai pazienti più giovani ( 5/26 vs 3/76, p=0.024 ).

Dallo studio è emerso che la terapia di induzione con Bortezomib, seguita da trapianto autologo di cellule staminali e terapia di consolidamento e di mantenimento con Lenalidomide è una valida opzione per i pazienti anziani affetti da mieloma, con il maggior beneficio nei soggetti con meno di 70 anni. ( Xagena2013 )

Gay F et al, Blood 2013; Published online before print

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