Il linfoma non-Hodgkin comprende più di 20 differenti malattie maligne linfoproliferative che originano dai linfociti.
L’incidenza di linfoma non-Hodgkin è aumentata sensibilmente nelle ultime decadi, sebbene recentemente si sia osservato un rallentamento.
Il linfoma non-Hodgkin è più comune negli uomini che non nelle donne.
Le cause dell’aumentata incidenza di linfoma non-Hodgkin non sono note.
Il fattore di rischio più descritto è rappresentato dalla deficienza immunitaria.
Il rischio relativo è superiore di 10-100 volte nelle persone con deficienza immunitaria associata a terapia di soppressione immunitaria dopo trapianto, HIV/AIDS e condizioni congenite.
Inoltre, alcuni sottotipi sono associati ad infezioni specifiche: virus di Epstein –Barr per il linfoma non-Hodgkin del sistema nervoso centrale associato a deficienza immunitaria; Helicobacter pilory per il linfoma non-Hodgkin del tessuto linfoide associato alla mucosa gastrica; virus linfotrofico a cellule T umano di tipo I ( HTLV ) per il linfoma/leucemia a cellule T; herpes virus 8 umano per il linfoma basato sulle cavità del corpo.
Tuttavia, queste specifiche infezioni sono responsabili solo di una piccola parte dei linfoma non-Hodgkin.
Oltre alla deficienza immunitaria e alle specifiche infezioni, altre condizioni immuno-correlate sono associate al rischio di linfoma non Hodgkin.
Specifiche condizioni autoimmuni, tra cui l’artrite reumatoide, il lupus eritematoso sistemico, la sindrome di Sjogren, la psoriasi e la malattia celiaca, sono associate ad un moderato aumento del rischio di linfoma non-Hodgkin.
Mentre le condizioni allergiche ed atopiche sembrano essere associate ad un ridotto rischio di linfoma non-Hodgkin.
Il fumo sembra essere debolmente associato ad un aumento del rischio di linfoma non-Hodgkin follicolare, mentre l’assunzione di alcol è associata ad un ridotto rischio di linfoma non-Hodgkin.( Xagena2005 )
Grulich AE, Vajdic CM, Pathology 2005; 37: 409-419
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