I Ricercatori del Netherlands Cancer Institute di Amsterdam, in Olanda, hanno valutato il rischio a lungo termine di tumore del seno dopo trattamento per linfoma di Hodgkin concentrandosi sul volume di tessuto del seno esposto alla radiazione e sull’influenza della chemioterapia gonadotossica.
È stato condotto uno studio di coorte tra 1.122 donne sopravvissute a 5 anni trattate per linfoma di Hodgkin prima dei 51 anni di età tra il 1965 e il 1995.
È stata confrontata l’incidenza del tumore del seno in questa popolazione rispetto a quella della popolazione generale.
Dopo un follow-up mediano di 17.8 anni, 120 donne hanno sviluppato tumore del seno ( incidence ratio standardizzato [ SIR] 5.6 ), eccesso di rischio assoluto: 57 per 10.000 pazienti per anno.
L’incidenza cumulativa generale 30 anni dopo il trattamento è stata del 19%; per le donne trattate prima dei 21 anni di età è stata del 26%.
Il rischio relativo è rimasto alto dopo un follow-up prolungato ( maggiore di 30 anni dopo il trattamento: SIR=9.5 ).
La radioterapia su campo a mantellina ( che coinvolge i linfonodi di ascella, mediastino e collo ) è risultata associata a un aumento di 2.7 volte del rischio rispetto a dosi simili di radiazione ( da 36 a 44 Gy ) solo a livello del mediastino.
Le donne di età uguale o maggiore a 20 anni con funzione ovarica intatta dopo radioterapia in giovane età ( minore di 31 anni ) hanno mostrato rischi significativamente più elevati di tumore del seno rispetto a quelle con meno di 10 anni di funzione ovarica intatta.
In conclusione, la riduzione del volume di radiazione sembra ridurre il rischio di tumore della mammella dopo linfoma di Hodgkin.
Inoltre, una durata più breve di funzione ovarica intatta dopo irradiazione è associata a una riduzione significativa del rischio di tumore mammario. ( Xagena2009 )
De Bruin ML et al, J Clin Oncol 2009; 27: 4239-4246
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