Il virus dell’epatite C ( HCV ) svolge un ruolo nello sviluppo sia del carcinoma epatocellulare che del linfoma non-Hodgkin a cellule B.
Uno studio, coordinato da D Vallisa del Dipartimento di Oncologia e di Ematologia dell’Ospedale G. da Saliceto di Piacenza, ha valutato il ruolo del trattamento antivirale contro HCV nei pazienti con linfoma non-Hodgkin a cellule B ed associata infezione da HCV.
Sono stati arruolati 13 pazienti con linfoma non-Hodgkin a basso grado, con decorso indolente, ed infezione da virus dell’epatite C.
Tutti i pazienti sono stati sottoposti a trattamento con Interferone pegilato e Ribavirina.
Il periodo medio di follow-up è stato di 14 mesi.
Dei 12 pazienti valutabili, 7 ( 58% ) hanno presentato risposta ematologica completa e 2 ( 16% ) risposta parziale.
Due pazienti hanno avuto una stabilizzazione della malattia ed un solo paziente ha presentato progressione della malattia.
Le risposte ematologiche, sia complete che parziali, sono risultate significativamente associate a clearance o a riduzione della carica virale, dopo trattamento ( p = 0,005 ).
La risposta virologica è stata osservata maggiormente nei pazienti con genotipo 2 di HCV ( p = 0,035 ), mentre la risposta ematologica non era correlata al genotipo virale.
Due pazienti hanno sospeso il trattamento a causa del presentarsi di effetti indesiderati; uno di questi aveva raggiunto risposta completa.
Questo studio ha dimostrato l’utilità del trattamento antivirale nei pazienti con linfoma non-Hodgkin a cellule B ed infezione da HCV. ( Xagena2005 )
Vallisa D et al, J Clin Oncol 2005; 23: 468-473
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