La chemioimmunoterapia di prima linea con Fludarabina ( Fludara ), Ciclofosfamide ( Endoxan ) e Rituximab ( MabThera ) ( regime FCR ) è associata ad una superiore sopravvivenza globale nei pazienti con leucemia linfocitica cronica.
In uno studio di fase 2 è stato aggiunto Alemtuzumab ( A; MabCampath ) a FCR ( CFAR ) per i pazienti ad alto rischio non trattati con meno di 70 anni di età e beta-2 microglobulina sierica ( beta2M ) maggiore o uguale a 4 mg/L.
Sono stati inseriti 60 pazienti, con età media di 59 anni; il 75% era di sesso maschile; la beta2M media era di 5.1 mg/L e il 51% aveva una classificazione Rai III-IV.
La remissione completa è stata raggiunta nel 70% dei casi, la remissione parziale nel 18%, la remissione parziale nodulare nel 3%, per una risposta globale del 92%.
Tra i 14 pazienti con delezione 17p, la remissione completa è stata ottenuta in 8 ( 57% ).
Dei 57 campioni di midollo osseo valutati per mezzo della citometria di flusso a 3 colori alla fine del trattamento, 41 ( 72% ) sono risultati negativi per la malattia residua.
Neutropenia di grado 3-4 e trombocitopenia si sono verificate nel 33% e nel 13% dei cicli, rispettivamente.
La sopravvivenza libera da progressione media è stata di 38 mesi e la sopravvivenza globale media non è stata raggiunta.
In conclusione, CFAR è un regime terapeutico di prima linea attivo per la leucemia linfocitica cronica ad alto rischio.
I tassi di risposta e la sopravvivenza sono risultato comparabili con il regime di trattamento storico FCR per i pazienti ad alto rischio.
CFAR può essere un regime di prima linea utile per raggiungere la remissione nei pazienti con delezione 17p prima del trapianto allogenico di cellule staminali. ( Xagena2011 )
Parikh SA et al, Blood 2011; 118: 2062-2068
Emo2011 Farma2011