Il trattamento del linfoma a cellule del mantello nei pazienti più giovani rimane una sfida. Sono stati riportati i risultati di uno studio di fase 2 con Citarabina ( Aractyn ) e Rituximab ( MabThera ) come terapia di induzione prima del trapianto di cellule staminali autologhe.
Sono stati inclusi i pazienti di età inferiore ai 66 anni con linfoma a cellule del mantello di stadio 3 o 4.
Il trattamento consisteva in 3 cicli di CHOP 21 con Rituximab al terzo, e 3 cicli di R-DHAP.
I pazienti che hanno risposto erano eleggibili per il trapianto autologo di cellule staminali con TAM6 o BEAM.
Sono stati inclusi 60 pazienti. L'età media era di 57 anni.
Le caratteristiche dei pazienti erano: coinvolgimento del midollo osseo 85%, malattia leucemica 48%, coinvolgimento gastrointestinale 52%, performance status maggiore del 16%, lattato deidrogenasi maggiore di 1N 38%, indice prognostico internazionale del linfoma a cellule del mantello ( basso 55%, medio 38%, alto 13% ).
Il tasso di risposta globale è stato del 93% dopo R-CHOP e del 95% dopo R-DHAP.
Anche se raramente dopo R-CHOP ( 12% ), il 57% dei pazienti ha raggiunto una risposta completa dopo R-DHAP.
Con un periodo osservazionale medio di 67 mesi, la sopravvivenza media libera da eventi è stata di 83 mesi e la sopravvivenza globale mediana non è stata raggiunta.
La sopravvivenza globale a 5 anni è stata pari al 75%.
Il confronto con un precedente studio senza Rituximab ha mostrato un miglioramento dell'esito ( sopravvivenza media libera da eventi, 51 vs 83 mesi ).
Non sono stati osservati decessi per cause tossiche o tossicità inattese.
Questo studio ha confermato che l'induzione con Rituximab e i regimi a base di Citarabina sono sicuri ed efficaci nei pazienti con linfoma a cellule del mantello. ( Xagena2013 )
Delarue R et al, Blood 2013; 121: 1: 48-53
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