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Il tasso di morte prematura nella leucemia acuta promielocitica rimane alto nonostante l'Acido retinoico tutto-trans


L'incidenza di morte precoce in un'ampia popolazione di pazienti non-selezionati con leucemia promielocitica acuta rimane sconosciuta a causa della scarsità dei dati sugli esiti per i pazienti trattati al di fuori degli studi clinici.

E' stato intrapreso uno studio epidemiologico per stimare il tasso reale di morte precoce sulla base dei dati del Programma SEER ( Surveillance, Epidemiology, and End Results ).

Sono stati identificati in totale 1400 pazienti con diagnosi di leucemia promielocitica acuta tra il 1992 e il 2007.

Il tasso globale di morte precoce è stato del 17.3% ed è stata osservata solo una modesta variazione del tasso di morte prematura nel corso del tempo.

Il tasso di morte prematura si è dimostrato significativamente maggiore nei pazienti di età pari o superiore a 55 anni ( 24.2%, P inferiore a 0.0001 ). La sopravvivenza a 3 anni è migliorata dal 54.6% al 70.1% durante il periodo di studio, ma è risultata significativamente più bassa nei pazienti di età pari o superiore a 55 anni ( 46.4%, P inferiore a 0.0001 ).

Questo studio ha dimostrato che il tasso di morte precoce rimane alto nonostante l'ampia disponibilità di Acido retinoico tutto-trans ( ATRA ) e appare significativamente più elevato di quanto comunemente riportato negli studi clinici multicentrici.

Questi dati hanno evidenziato la necessità di istruire gli operatori sanitari in una vasta gamma di settori medici, dato che potrebbero essere i primi a valutare i pazienti con leucemia promielocitica acuta, in modo da avere un effetto significativo sul tasso di morte precoce e sul tasso di guarigione per leucemia promielocitica acuta. ( Xagena2011 )

Park JH et al, Blood 2011; 118: 1248-1254



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