La Talidomide ( Thalidomid ) è efficace nel trattamento del mieloma multiplo di nuova diagnosi e recidivante/refrattario, tuttavia il suo ruolo nel contesto successivo al trapianto autologo di cellule staminali è poco definito.
Uno studio ha valutato se l’aggiunta della terapia di consolidamento con Talidomide dopo trapianto di cellule staminali fosse in grado di migliorare la durata della risposta raggiunta e la sopravvivenza generale.
Nel periodo 2002-2005, 269 pazienti con mieloma multiplo di nuova diagnosi che avevano raggiunto la stabilizzazione della malattia o il suo miglioramento con la terapia di induzione tradizionale sono stati sottoposti a trapianto autologo di cellule staminali con condizionamento con alta dose di Melfalan.
Dopo il trapianto, 129 pazienti sono stati assegnati in maniera casuale a ricevere terapia di mantenimento indefinita con Prednisolone ( gruppo controllo ) e 114 a ricevere la stessa terapia in aggiunta a 12 mesi di terapia di consolidamento con Talidomide ( gruppo Talidomide ).
Gli endpoint primari dello studio erano la sopravvivenza libera da progressione e la sopravvivenza generale.
Dopo un follow-up mediano di 3 anni, i tassi di sopravvivenza libera da progressione a 3 anni dalla randomizzazione sono stati del 42% e del 23% ( P
Non sono state osservate differenze nella sopravvivenza tra i gruppi a 12 mesi dopo la progressione della malattia ( 79% vs 77%; P=0.237 ).
Le tossicità neurologiche sono risultate più comuni nel braccio Talidomide, ma non sono emerse differenze tra i 2 rami per quanto riguarda gli eventi tromboembolici.
In conclusione, una terapia di consolidamento di 12 mesi con Talidomide in combinazione con Prednisolone prolunga la sopravvivenza quando viene somministrata dopo un trapianto autologo di cellule staminali supportato da singola terapia ad alta dose in pazienti con mieloma multiplo di nuova diagnosi.
Inoltre, la terapia di consolidamento con Talidomide non ha influenzato in modo negativo la sopravvivenza nei successivi interventi di salvataggio. ( Xagena2009 )
Spencer A et al, J Clin Oncol 2009; 27: 1788-1793
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