Il linfoma di Hodgkin classico recidivante o refrattario ( rel/ref ) rimane una sfida clinica, con limitate opzioni terapeutiche efficaci dopo il trapianto di cellule staminali.
In uno studio multicentrico di fase 2, è stata valutata l'efficacia della Lenalidomide ( Revlimid ) nei pazienti con linfoma di Hodgkin classico rel/ref alla dose di 25 mg/die nei giorni 1 e 21 di un ciclo di 28 giorni.
Il trattamento è continuato fino alla progressione della malattia o alla comparsa di un evento avverso inaccettabile.
Sono stati arruolati 38 pazienti con linfoma di Hodgkin classico con una media di 4 terapie precedenti; l’87% era stato precedentemente sottoposto a trapianto di cellule staminali e il 55% dei pazienti non aveva risposto all'ultima terapia.
Tra i 36 pazienti valutabili, le risposte sono state: 1 remissione completa ( CR ), 6 remissioni parziali ( PR ), e 5 pazienti con malattia stabile ( SD ) per più di 6 mesi, determinando un tasso obiettivo di risposta globale ( ORR ), secondo un International Working Committee ( IWC ), del 19% e una ORR citostatica del 33%.
La diminuzione dei livelli plasmatici delle chemochine ( CCL17 e CCL22 ) dopo 2 settimane è stata associata con una successiva risposta.
Il trattamento è stato ben tollerato e gli eventi avversi di grado 3/4 più comuni sono stati neutropenia ( 47% ), anemia ( 29% ) e trombocitopenia ( 18% ).
Quattro pazienti hanno interrotto il trattamento con Lenalidomide a causa di rash, elevati valori di transaminasi / bilirubina, e citopenia.
In conclusione, questo studio ha fornito le prove preliminari riguardo all’attività della Lenalidomide nei pazienti affetti da linfoma di Hodgkin classico recidivato o refrattario. ( Xagena2011 )
Fehniger TA et al, Blood 2011; 118: 5119-5125
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