Il linfoma di Burkitt e il linfoma diffuso a grandi cellule B con differenziazione immunoblastica-plasmacitoide ( che coinvolge anche il sistema nervoso centrale ) sono tra i più comuni linfomi associati a HIV ( virus dell’immunodeficienza umana ) .
I linfomi che si manifestano in modo specifico nei pazienti HIV-positivi comprendono il linfoma a effusione primaria e le sue varianti solide, il linfoma plasmoblastico del cavo orale e il linfoma a grandi cellule B che insorge nella malattia multicentrica di Castleman associata a sacoma di Kaposi.
Questi linfomi, assieme al linfoma di Burkitt e al linfoma diffuso a grandi cellule B con differenziazione immunoblastico-plasmocitoide, sono caratterizzati frequentemente dalla presenza di infezioni da virus di Epstein-Barr ( un gamma-herpesvirus ), e mostrano un fenotipo correlato alle plasmacellule.
L’infezione da virus di Epstein-Barr si manifesta con tassi differenti nei diversi tipi di linfoma, mentre il sarcoma di Kaposi è associato specificamente a linfoma a effusione primaria, che di solito si manifesta in condizioni di profonda immunosoppressione.
Le attuali conoscenze sui linfomi associati a HIV possono essere così riassunte:
1) i linfomi che si manifestano specificamente in pazienti con infezione da HIV sono strettamente collegati ad altre malattie di origine virale;
2) i linfomi legati all’AIDS rientrano in uno spettro di differenziazione delle cellule B nel quale i tumori associati a virus di Epstein-Barr o sarcoma di Kaposi mostrano comunemente differenziazione plasmoblastica;
3) la prognosi per i pazienti con linfomi e concomitante infezione da HIV potrebbe essere migliorata utilizzando protocolli di chemioterapia ottimali che associno trattamenti antitumorali e farmaci antiretrovirali. ( Xagena2009 )
Carbone A et al, Blood 2009; 113: 1213-1224
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