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Linfopenia autoimmune delle cellule B dopo successo della terapia adottiva con linfociti T specifici per la telomerasi


La trascrittasi inversa della telomerasi ( TERT ) è un buon candidato per l'immunoterapia dei tumori, perché è iperespressa nell’85% delle neoplasie umane ed è implicata nel mantenimento del fenotipo trasformato.
I vaccini contro il tumore basati sulla trascrittasi inversa della telomerasi hanno dimostrato di essere sicuri e di non indurre alcuna patologia immuno-correlata, ma il loro impatto sulla progressione del tumore è modesto.

L’obiettivo di uno studio è stato quello di dimostrare che la terapia cellulare adottiva con l'uso di linfociti T ad alta avidità reattivi contro la telomerasi può controllare la crescita di diversi tumori. Inoltre, in topi transgenici con adenocarcinoma prostatico, la terapia adottiva cellulare basata sulla trascrittasi inversa della telomerasi ha arrestato la progressione di tumori aggressivi e scarsamente differenziati, prolungando significativamente la sopravvivenza dei topi.

È stato inoltre dimostrato che i tumori umani, incluso il linfoma di Burkitt e le cellule staminali cancerogene umane, sono, in vivo, il target dei linfociti T citotossici specifici per la trascrittasi inversa della telomerasi.

Una terapia efficace con cellule T contro la telomerasi, diversa dalla vaccinazione attiva, tuttavia, ha portato ad autoimmunità contraddistinta da una costante, anche se transitoria, deplezione delle cellule B negli organi linfoidi primari e secondari, associata ad alterazione della citoarchitettura della milza.

Questi risultati indicano che le cellule B sono, in vivo, un bersaglio dei linfociti T citotossici TERT-specifici durante immunoterapia efficace. ( Xagena2010 )

Ugel S et al, Blood 2010; 115: 1374-1384


Emo2010



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