La combinazione di Bortezomib, Melfalan e Prednisone è un nuovo standard di cura per il mieloma multiplo di nuova diagnosi.
Uno studio di fase III ha esaminato l'efficacia di una combinazione di 4 farmaci con Bortezomib, Melfalan, Prednisone e Talidomide seguita da mantenimento con Bortezomib e Talidomide rispetto al solo trattamento con Bortezomib, Melfalan e Prednisone in pazienti con mieloma multiplo non trattati e non idonei per il trapianto autologo di cellule staminali.
In totale, 511 pazienti sono stati assegnati in maniera casuale a ricevere 9 cicli di Bortezomib-Melfalan-Prednisone-Talidomide seguiti da Bortezomib-Talidomide in continuo come terapia di mantenimento oppure a 9 cicli di Bortezomib-Melfalan-Prednisone alle stesse dosi senza ulteriore terapia.
L'endpoint primario era la sopravvivenza libera da progressione.
La sopravvivenza libera da progressione stimata a 3 anni è stata del 56% nei pazienti trattati con Bortezomib-Melfalan-Prednisone-Talidomide più Bortezomib-Talidomide e del 41% in quelli trattati con Bortezomib-Melfalan-Prednisone ( hazard ratio, HR=0.67; P=0.008 ).
A 3 anni, le proporzioni cumulative di pazienti che non sono andati avanti con la successiva terapia sono state del 72% con Bortezomib-Melfalan-Prednisone-Talidomide più Bortezomib-Talidomide e del 60% con Bortezomib-Melfalan-Prednisone ( HR=0.58; P=0.007 ).
I tassi di risposta completa sono stati pari a 38% nel gruppo Bortezomib-Melfalan-Prednisone-Talidomide più Bortezomib-Talidomide e a 24% in quello Bortezomib-Melfalan-Prednisone ( P minore di 0.001 ).
La sopravvivenza generale a 3 anni è stata dell’89% con Bortezomib-Melfalan-Prednisone-Talidomide più Bortezomib-Talidomide e dell’87% con Bortezomib-Melfalan-Prednisone ( HR=0.92; P=0.77 ).
La neutropenia di grado da 3 a 4 ( 38% vs 28%; P=0.02 ), eventi cardiologici ( 10% vs 5%; P=0.04 ) e tromboembolici ( 5% vs 2%; P=0.08 ) sono risultati più frequenti tra i pazienti assegnati al gruppo Bortezomib-Melfalan-Prednisone-Talidomide più Bortezomib-Talidomide che tra quelli del gruppo Bortezomib-Melfalan-Prednisone, e i decessi legati al trattamento sono stati pari al 4% con Bortezomib-Melfalan-Prednisone-Talidomide più Bortezomib-Talidomide e al 3% con Bortezomib-Melfalan-Prednisone.
In conclusione, il trattamento con Bortezomib-Melfalan-Prednisone-Talidomide seguito da terapia di mantenimento con Bortezomib-Talidomide è risultato superiore alla combinazione Bortezomib-Melfalan-Prednisone in pazienti con mieloma multiplo non idonei per il trapianto autologo di cellule staminali. ( Xagena2010 )
Palumbo A et al, J Clin Oncol 2010; 28: 5101-5109
Farma2010 Emo2010