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Sicurezza ed efficacia di Brentuximab vedotin per il linfoma di Hodgkin ricorrente dopo trapianto allogenico di cellule staminali


Il linfoma di Hodgkin che recidiva dopo trapianto allogenico di cellule staminali rappresenta una sfida clinica importante.

In uno studio, è stato valutato Brentuximab vedotin, un anticorpo farmaco-coniugato diretto contro CD30, in 25 pazienti con linfoma di Hodgkin ( età mediana, 32 anni; intervallo, 20-56 ) con malattia ricorrente dopo trapianto allogenico ( 11 donatori non-imparentati ).

I pazienti avevano superato i 100 giorni dopo il trapianto allogenico, non presentavano malattia da trapianto contro ospite ( GVHD ) attiva e avevano ricevuto un numero mediano di 9 precedenti regimi terapeutici.

In totale, 19 ( 76% ) pazienti hanno presentato malattia refrattaria immediatamente prima dell’arruolamento.

I pazienti hanno ricevuto 1.2 o 1.8 mg/kg di Brentuximab vedotin per via intravenosa ogni 3 settimane ( mediana, 8 cicli; intervallo, 1-16 ).

I tassi di risposta generale e completa sono stati, rispettivamente, 50% e 38% in 24 pazienti valutabili.

Il tempo mediano alla risposta è stato di 8.1 settimane, la sopravvivenza mediana libera da progressione è stata 7.8 mesi e la sopravvivenza mediana non è stata raggiunta.

Tosse, fatigue e piressia ( 52% ciascuna ), nausea e neuropatia sensoriale periferica ( 48% ciascuna ) e dispnea ( 40% ) sono risultati gli eventi avversi più frequenti.

Gli eventi avversi più comuni di grado uguale o superiore a 3 sono stati neutropenia ( 24% ), anemia ( 20% ), trombocitopenia ( 16% ) e iperglicemia (12% ).

La presenza di citomegalovirus è stata identificata in 5 pazienti ( potenzialmente significativa dal punto di vista clinico in 1 ).

Questi risultati sono a sostegno della potenziale utilità di Brentuximab vedotin per pazienti selezionati con linfoma di Hodgkin recidivante dopo trapianto allogenico di cellule staminali. ( Xagena2012 )

Gopal AK et al, Blood 2012; 120: 560-568

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