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Sirolimus è associato a malattia veno-occlusiva del fegato dopo trapianto di cellule staminali allogenico mieloablativo


Sirolimus ( Rapamune ) è un farmaco efficace nella profilassi della GvHD ( malattia del trapianto contro l’ospite ) dopo trapianto allogenico.
Il farmaco possiede anche effetti antiproliferativi sull’endotelio vascolare quando viene impiegato a ricoprire stent coronarici.

Poiché uno studio clinico ha mostrato un eccesso di malattia veno-occlusiva, è stata compiuta una revisione retrospettiva delle cartelle cliniche di 488 pazienti con l’obiettivo di determinare l’associazione tra Sirolimus e malattia veno-occlusiva.

È stato osservato che quando viene impiegato assieme alla terapia di condizionamento Ciclofosfamide / irradiazione corporea totale, Sirolimus è associato a un’aumentata incidenza di malattia veno-occlusiva ( OR=2.35; p=0.05 ).

L’impiego concomitante di Metotrexato ha ulteriormente aumentato questa probabilità ( OR=3.23; p
La mortalità dopo la diagnosi di malattia veno-occlusiva non è stata modificata e la mortalità generale correlata al trattamento era più bassa quando Sirolimus è stato impiegato senza Metotrexato.

Quando impiegato assieme alla terapia di condizionamento a base di Busulfan, l’impiego di Sirolimus è risultato associato a una percentuale ancora più alta ( OR=8.8; p=0.008 ).

Dall’analisi dei dati è emerso che l’uso di Sirolimus è associato a malattia veno-occlusiva dopo trapianto basato sull’irradiazione corporea totale, quando impiegato con Metotrexato dopo trapianto. La profilassi GvHD, basata sul Sirolimus, senza Metotrexato, è associata a maggiore sopravvivenza generale.
I dosaggi mielosoppressivi di Busulfan non dovrebbero essere impiegati assieme all’immunosoppressione basata su Sirolimus. ( Xagena2008 )

Cutler C et al, Blood 2008; 112: 4425-4431


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