Bringhen - Mieloma
Arcaini Ematologia
Passamonti Neoplasie ematologiche
Passamonti Linfoma mantellare

Terapia mieloablativa con trapianto autologo di midollo osseo per il linfoma follicolare al momento della seconda o successiva remissione


Ricercatori del St Bartholomew's Hospital a Londra, hanno compiuto un’analisi retrospettiva con l’obiettivo di determinare l’outcome ( esito ) dei pazienti con linfoma follicolare, sottoposti a terapia mieloablativa supportata da trapianto autologo di midollo osseo come consolidamento della seconda o successiva remissione.

Il periodo minimo osservazionale è stato di 12 anni.

Un gruppo di 121 adulti ha ricevuto Ciclofosfamide ed irradiazione total-body ( TBI ) supportata da trapianto autologo di midollo osseo.
La frazione mononucleare delle cellule del midollo è stata trattata con anticorpi e complemento.

L’analisi è stata compiuta sui dati sia provenienti dal St Bartholomew’s Hospital che dal Dana-Farber Cancer Institute, poiché i pazienti erano stati trattati in maniera identica.

Dei pazienti analizzati, 57 sono vivi, di cui 41 sono senza progressione tra i 9 ed i 19 anni; 64 pazienti sono morti, di cui 20 senza progressione.

Durante il periodo di follow-up mediano di 13,5 anni, 60 pazienti hanno mostrato recidiva della malattia.
E’ stato osservato un’apparente plateau nella curva di durata della remissione al 48% a 12 anni.

La sopravvivenza dei pazienti trattati in seconda remissione è risultata significativamente superiore rispetto a quella di pazienti trattati più tardi nel corso della malattia.
Anche la durata della remissione e la sopravvivenza si sono dimostrate significativamente maggiori nei pazienti trattati in seconda remissione rispetto ad un gruppo di remissione, con eguali caratteristiche di età, di pazienti trattati al St Bartholomew's Hospital prima dell’introduzione di questo trattamento.

Tuttavia, l’uso di Ciclofosfamide ed irradiazione total-body è risultato associato ad un significativo rischio di mielodisplasia secondaria e leucemia mieloblastica secondaria acuta, che ha causato la morte di 15 pazienti.

Questi dati confermano che la terapia mieloablativa potrebbe permettere di ottenere un prolungato periodo di assenza di malattia prima della recidiva e che sembra emergere un plateau nella curva con un follow-up a lungo termine. ( Xagena2007 )

Rohatiner AZ ee al, J Clin Oncol 2007; 25: 2554-2559


Onco2007 Emo2007



Indietro