Lenalidomide ( Revlimid ) ha attività tumoricida e immunomodulatoria contro il mieloma multiplo.
Uno studio in doppio cieco, multicentrico e randomizzato ha confrontato l’induzione con Melfalan – Prednisone - Lenalidomide seguita da mantenimento con Lenalidomide ( MPR-R ) con Melfalan – Prednisone - Lenalidomide ( MPR ) o Melfalan – Prednisone ( MP ) seguiti da placebo in pazienti di età uguale o superiore a 65 anni con nuova diagnosi di mieloma multiplo.
Pazienti non-idonei al trapianto sono stati assegnati in maniera casuale a ricevere MPR-R ( 9 cicli di 4 settimane di MPR seguiti da terapia di mantenimento con Lenalidomide fino a recidiva o a progressione della malattia [ 152 pazienti ] ) o a ricevere MPR ( 153 pazienti ) o MP ( 154 pazienti ) senza terapia di mantenimento.
L’endpoint primario era la sopravvivenza libera da progressione.
Il periodo mediano di follow-up è stato di 30 mesi.
La sopravvivenza mediana libera da progressione è risultata significativamente più lunga con MPR-R ( 31 mesi ) che con MPR ( 14 mesi; hazard ratio, HR=0.49; P inferiore a 0.001 ) o MP ( 13 mesi; HR=0.40; P inferiore a 0.001 ).
I tassi di risposta sono risultati superiori con MPR-R e MPR ( 77% e 68%, rispettivamente, vs 50% con MP; P inferiore a 0.001 e P=0.002, rispettivamente, per confronto con MP ).
Un beneficio in termini di sopravvivenza libera da progressione associato a MPR-R è stato osservato in pazienti di età compresa tra 65 e 75 anni, ma non in quelli con più di 75 anni ( P=0.001 per interazione trattamento in base all’età ).
Dopo la terapia di induzione, un’analisi ha mostrato una riduzione del 66% nel tasso di progressione con MPR-R ( hazard ratio per il confronto con MPR, 0.34; P inferiore a 0.001 ) che è risultato indipendente dall’età.
Durante la terapia di induzione, i più frequenti eventi avversi sono stati di tipo ematologico; neutropenia di grado 4 è stata riportata nel 35%, 32% e 8% dei pazienti nei gruppi MPR-R, MPR e MP, rispettivamente.
Il tasso di secondi tumori primari a 3 anni è stato pari al 7% con MPR-R, 7% con MPR e 3% con MP.
In conclusione, la terapia MPR-R ( Melfalan – Prednisone - Lenalidomide seguita da mantenimento con Lenalidomide ) ha prolungato significativamente la sopravvivenza libera da progressione in pazienti con mieloma multiplo di nuova diagnosi non-idonei al trapianto e il beneficio più grande è stato osservato in pazienti di età compresa tra 65 e 75 anni. ( Xagena2012 )
Palumbo A et al, N Engl J Med 2012; 366: 1759-1769
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