È stato dimostrato che le statine hanno proprietà anti-linfoma, ma che sono anche in grado di inibire il legame di Rituximab ( MabThera ) all’antigene CD20, causando una ridotta attività anti-tumorale di questo farmaco in vitro.
L’impatto clinico dell’uso di statine sugli esiti in pazienti con linfoma trattati con un regime terapeutico contenente Rituximab non è noto.
È stato condotto uno studio che ha coinvolto pazienti con nuova diagnosi di linfoma diffuso a grandi cellule B e linfoma follicolare, e seguiti in maniera prospettica.
Nel periodo 2002-2007 sono stati reclutati 228 pazienti con linfoma diffuso a grandi cellule B e 293 con linfoma follicolare; il 21% dei pazienti con linfoma diffuso a grandi cellule B e il 19% di quelli con linfoma follicolare erano in trattamento con statine al momento della diagnosi, e, rispettivamente, il 20% e il 17% hanno proseguito la terapia con statine nel corso del trattamento per il linfoma.
Tutti i pazienti con linfoma diffuso a grandi cellule B e il 39% di quelli con linfoma follicolare sono stati sottoposti a terapia iniziale contenente Rituximab.
Il follow-up mediano è stato di 47 mesi ( intervallo: 13-80 mesi ).
L’utilizzo di statine non ha avuto alcun impatto sul tasso di risposta generale ( P=0.67 ), sopravvivenza generale ( P=0.76 ) o sopravvivenza libera da eventi in pazienti con linfoma diffuso a grandi cellule B ( hazard ratio, HR=0.85 ).
La presenza di una terapia statinica alla diagnosi è risultata associata a un miglioramento della sopravvivenza libera da eventi in pazienti con linfoma follicolare ( HR=0.45 ), inclusi i sottogruppi trattati con Rituximab o con un regime terapeutico contenente Rituximab ( HR=0.38 ) e i pazienti sottoposti solo a osservazione ( HR=0.38 ).
In conclusione, l’uso concomitante di statine nel corso del trattamento di pazienti con linfoma diffuso a grandi cellule B e linfoma follicolare nell’era di Rituximab non ha influenzato negativamente gli esiti; tuttavia, l’apparente beneficio della terapia statinica sul linfoma follicolare richiede ulteriori studi. ( Xagena2010 )
Nowakowski GS et al, J Clin Oncol 2010; 28: 412-417
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