Lo studio randomizzato di fase 3 HOVON 68 CLL ( Haemato Oncology Foundation for Adults in The Netherlands 68 ) ha confrontato la chemioterapia di prima linea con la chemioterapia più l’anticorpo monoclonale anti-CD52 Alemtuzumab per la leucemia linfatica cronica ad alto rischio, definita con almeno una delle seguenti caratteristiche: geni non-mutati della catena pesante delle immunoglobuline, delezione 17p o 11q, o trisomia 12.
I pazienti adatti sono stati randomizzati a ricevere 6 cicli di 28 giorni di chemioterapia Fludarabina e Ciclofosfamide ( FC ) orale ( da 1 a 3 giorni: Fludarabina 40 mg/m2 al giorno e Ciclofosfamide 250 mg/m2 al giorno: n=139 ) o FC più Alemtuzumab sottocutaneo 30 mg al giorno 1 ( FCA, n=133 ).
Il regime FCA ha prolungato l'endpoint primario, la sopravvivenza libera da progressione ( sopravvivenza libera da progressione a 3 anni 53% vs 37%, P=0.01 ), ma non l’end point secondario, la sopravvivenza globale.
Tuttavia, l'analisi post hoc ha mostrato che FCA ha aumentato la sopravvivenza globale nei pazienti di età inferiore a 65 anni ( sopravvivenza globale a 3 anni 85% vs 76%, P=0.035 ).
FCA ha anche aumentato il tasso complessivo di risposta ( 88% vs 78%, P=0.036 ) e il tasso di remissione completa negativa al residuo minimo di malattia del midollo osseo ( 64% vs 43%, P=0.016 ).
Le infezioni opportunistiche sono state più frequenti dopo FCA, ma senza un aumento della mortalità correlata al trattamento ( FCA: 3.8 %, FC: 4.3% ).
Il regime a base di Fludarabina, Ciclofosfamide e Alemtuzumab migliora la sopravvivenza libera da progressione nella leucemia linfocitica cronica ad alto rischio.
FCA è più immunosoppressiva di FC, ma con la dovuta vigilanza, non porta a una superiore mortalità correlata al trattamento. ( Xagena2014 )
Geisler CH et al, Blood 2014: 123: 21
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