I sopravvissuti a leucemia linfoblastica acuta ( ALL ) nell’infanzia trattati con radioterapia al cranio ( CRT ) sono a rischio di deterioramento cognitivo, sebbene non si sappia se il danno progredisce con l'età.
Sono stati riportati cambiamenti nella intelligenza di 102 adulti sopravvissuti a leucemia linfoblastica acuta nell'infanzia ( range di età, 26.6-54.7 anni ) durante un intervallo medio di 28.5 anni.
I sopravvissuti hanno dimostrato prestazioni di intelligenza inferiori ( media 95.3; deviazione standard, 16.5; P=0.005 ), ma non di quoziente intellettivo ( QI ) verbale ( media 97.4; deviazione standard, 15.44, P=0.09 ) al test iniziale.
L’intelligenza verbale è calata in media di 10.3 punti ( P minore di 0.0001 ) durante l'intervallo di follow-up senza alcun calo nelle prestazioni di intelligenza.
Il declino è stato associato a problemi di attenzione ( P=0.002 ), ma non a genere, dose di radioterapia cranica, età al momento della esposizione a radioterapia cranica, o anni tra i test.
I risultati hanno indicato che i sopravvissuti a lungo termine a leucemia linfoblastica acuta dell'infanzia, sottoposti a radioterapia cranica, sono a rischio di progressivo declino della intelligenza verbale, che può essere indotto da un deficit di attenzione. ( Xagena2013 )
Krull KR et al, Blood 2013; 122: 4: 550-553
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