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Elotuzumab per mieloma multiplo recidivato o refrattario


Elotuzumab, un anticorpo monoclonale immunostimolante diretto contro la molecola di attivazione della segnalazione dei linfociti F7 ( SLAMF7 ), ha mostrato attività in combinazione con Lenalidomide e Desametasone in uno studio di fase 1b-2 in pazienti con mieloma multiplo recidivo o refrattario.

In uno studio di fase 3, i pazienti sono stati randomizzati a ricevere Elotuzumab più Lenalidomide e Desametasone ( gruppo Elotuzumab ) oppure Lenalidomide e Desametasone da soli ( gruppo di controllo ).

Gli endpoint co-primari erano la sopravvivenza libera da progressione e il tasso di risposta globale.

I risultati finali per gli endpoint co-primari sono stati riportati sulla base di una analisi ad interim programmata della sopravvivenza libera da progressione.

Complessivamente, 321 pazienti sono stati assegnati al gruppo Elotuzumab e 325 al gruppo di controllo.

Dopo un follow-up mediano di 24.5 mesi, il tasso di sopravvivenza libera da progressione a 1 anno nel gruppo Elotuzumab era del 68%, rispetto al 57% nel gruppo di controllo; a 2 anni, i tassi erano, rispettivamente, del 41% e del 27%.

La sopravvivenza mediana libera da progressione nel gruppo Elotuzumab è stata di 19.4 mesi rispetto a 14.9 mesi nel gruppo di controllo ( hazard ratio per progressione o morte nel gruppo Elotuzumab, HR=0.70; P minore di 0.001 ).

Il tasso di risposta globale nel gruppo Elotuzumab è stato del 79% rispetto al 66% nel gruppo di controllo ( P minore di 0.001 ).

Gli eventi avversi comuni di grado 3 o 4 nei due gruppi sono stati linfocitopenia, neutropenia, affaticamento e polmonite.
Reazioni all'infusione si sono verificate in 33 pazienti ( 10% ) nel gruppo Elotuzumab e sono state di grado 1 o 2 in 29 pazienti.

In conclusione, i pazienti affetti da mieloma multiplo recidivato o refrattario che hanno ricevuto una combinazione di Elotuzumab, Lenalidomide e Desametasone hanno avuto una significativa riduzione relativa del 30% del rischio di progressione della malattia o di morte. ( Xagena2015 )

Lonial S et al, N Engl J Med 2015; 373: 621-631

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