Blinatumomab ( Blicyto ), un anticorpo bi-specifico anti-CD3-CD19 che coinvolge la cellule T, ha mostrato un'attività significativa nei pazienti con leucemia linfoblastica acuta ( ALL ) recidivante / refrattaria ( R/R ) a cellule B.
Nonostante questo miglioramento, la maggior parte dei pazienti ha una ricaduta.
È stato descritto l'esito di 68 pazienti con leucemia linfoblastica acuta R/R dopo fallimento della terapia con Blinatumomab: 38 ( 56% ) refrattari a Blinatumomab; 30 ( 44% ) recidivanti dopo la risposta iniziale.
Dopo un follow-up mediano di 49 mesi, 9 pazienti ( 13% ) sono rimasti in vita.
La sopravvivenza globale mediana dopo fallimento di Blinatumomab è stata di 5.2 mesi.
Al momento del fallimento, tra 61 pazienti valutati per immunofenotipo, 56 ( 92% ) avevano blasti CD19-positivi; solo 5 ( 8% ) hanno presentato recidiva con malattia CD19-negativa.
2 pazienti hanno progredito con una più bassa espressione di CD19.
In sintesi, l’esito dei pazienti con leucemia linfoblastica acuta recidivante / refrattaria dopo fallimento di Blinatumomab è sfavorevole, e il trattamento di questi pazienti rimane un bisogno medico insoddisfatto.
I risultati hanno indicato che la terapia con Blinatumomab non escluderebbe un numero significativo di pazienti dal potenziale beneficio delle successive terapie dirette contro CD19 come la terapia con cellule T con recettore chimerico dell'antigene. ( Xagena2018 )
Jabbour E et al, Am J Hematol 2018; 93: 371-374
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