Il valore clinico del DNA plasmatico del virus di Epstein-Barr ( EBV ) non è stato valutato in pazienti linfoma extranodale di tipo nasale a cellule NK/T in stadio iniziale in trattamento primario con radioterapia.
In totale, 58 pazienti con malattia di stadio I e 11 con malattia di stadio II sono stati arruolati nello studio.
Alte concentrazioni plasmatiche di DNA del virus EBV prima del trattamento sono risultate associate a sintomi-B, alti livelli di lattato deidrogenasi e a un elevato punteggio alla scala IPI ( International Prognostic Index ).
I livelli di DNA di EBV sono diminuiti significativamente dopo il trattamento.
Il tasso di sopravvivenza generale è stato pari a 82.6% per tutti i pazienti.
Pazienti con malattia di stadio I o II con un livello di DNA di EBV pre-trattamento uguale o inferiore a 500 copie/mL hanno mostrato una sopravvivenza generale e di sopravvivenza libera da progressione a 3 anni pari al 97.1% e 79.0%, rispettivamente, contro il 66.3% ( P=0.002 ) e 52.2% ( P=0.045 ) nei pazienti con livelli di DNA di EBV superiori a 500 copie/mL.
I tassi di sopravvivenza generale e di sopravvivenza libera da progressione a 3 anni per i pazienti con livelli non-individuabili di EBV DNA dopo il trattamento sono risultati significativamente più alti, rispetto ai pazienti con livelli identificabili ( sopravvivenza generale, 92.0% vs 69.8%, P=0.031; sopravvivenza libera da progressione, 77.5% vs 50.7%, P=0.028 ).
Risultati simili sono stati osservati nei pazienti con malattia di stadio I.
I livelli di EBV DNA sono risultati correlati con il carico tumorale e con una prognosi meno favorevole nel linfoma extranodale di tipo nasale a cellule NK/T in stadio iniziale.
In conclusione, il livello circolante di DNA di EBV potrebbe servire sia come biomarcatore del carico tumorale per una classificazione accurata del linfoma extranodale di tipo nasale a cellule NK/T in stadio iniziale, sia come fattore prognostico. ( Xagena2012 )
Wang ZY et al, Blood 2012; 120: 2003-2010
Emo2012 Inf2012 Farma2012