L’osservazione nell’arco di 28 mesi, di 5 casi di osteonecrosi della mandibola nei pazienti affetti da tumore, trattati con i bifosfonati, presso il Dipartimento di Oncologia ed Ematologia dell’Università di Modena e di Reggio Emilia, a Modena, ha indotto a compiere uno studio.
L’obiettivo dello studio retrospettivo è stato quello di definire le caratteristiche dei pazienti che hanno presentato osteonecrosi della mandibola, e la frequenza di questo grave effetto indesiderato nei pazienti con mieloma multiplo.
I Ricercatori del Gruppo Italiano Studio Linfomi hanno identificato 35 casi nel periodo 2002-2005.
Il tempo mediano dalla diagnosi di tumore all’insorgenza clinica dell’osteonecrosi della mandibola è stato di 70 mesi.
In 24 casi la comparsa è avvenuta tra 20 e 60 mesi dopo aver iniziato il trattamento con bisfosfonati.
Il tempo di insorgenza dell’osteonecrosi della mandibola è stato più breve con l’Acido Zoledronico ( Zoledronato, Aclasta ) da solo, rispetto ai pazienti trattati prima con Pamidronato ( Acido Pamidronico, Aredia ) e successivamente con Acido Zoledronico.
La frequenza dell’osteonecrosi della mandibola tra i pazienti con mieloma multiplo nel corso del periodo di studio è stata del 1,9%.
L’analisi dei dati ha mostrato un’associazione tra l’impiego dei bifosfonati ed il presentarsi dell’osteonecrosi della mandibola.
Pozzi S et Al, Leuk Lymphoma 2007; 48: 56-64
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