L’insufficienza polmonare acuta durante la remissione con terapia di induzione è una complicanza grave nei pazienti con leucemia mieloide acuta.
La prognosi e il decorso clinico di questi pazienti non sono ben noti.
Sono stati analizzati in modo retrospettivo 1.541 pazienti sottoposti a chemioterapia di induzione di remissione della leucemia mieloide acuta o della sindrome mielodisplastica ad alto rischio.
Un totale di 120 pazienti ( 8% ) ha sviluppato insufficienza respiratoria entro 2 settimane dall'inizio della chemioterapia; 87 di questi pazienti ( 73% ) sono deceduti durante l'induzione della remissione, mentre 17 ( 14% ) hanno ottenuto una risposta completa.
La sopravvivenza media fra i primi 120 pazienti con insufficienza polmonare acuta è stata di 3 settimane.
I fattori predittivi per lo sviluppo di insufficienza polmonare acuta, ottenuti con l'analisi multivariata, sono stati: sesso maschile ( p=0.00038 ), leucemia promielocitica acuta ( p=0.00003 ), precario stato fisico ( p=0.001 ), infiltrati polmonari alla diagnosi ( p=0.000001 ) e aumento della creatinina ( p=0.000005 ).
I pazienti che avevano da 0 a 1, 2, 3, o 4 dei 5 fattori avversi sono risultati avere un'incidenza predittiva di insufficienza polmonare stimata del 3%, 13%, 23% e 34%, rispettivamente.
In conclusione, gli approcci preventivi all'inizio della terapia di induzione nei pazienti ad alto rischio di insufficienza polmonare possono migliorare l'esito di questi pazienti. ( Xagena2010 )
Al Ameri A et al, Cancer 2010; 116: 93-97
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