Nonostante le tecniche di trapianto allogenico di cellule ematopoietiche abbiano subito notevoli progressi nel corso degli ultimi decenni, la malattia del trapianto contro l'ospite, sia acuta che cronica, refrattaria a corticosteroidi rimane associata a una elevata mortalità.
Numerose evidenze precliniche hanno evidenziato una spiccata proprietà anti-infiammatoria per l'inibitore di JAK 1-2, Ruxolitinib ( Jakavi ).
Un'analisi retrospettiva ha valutato i risultati di 19 Centri di trapianto di cellule staminali in Europa e negli Stati Uniti relativi agli esiti di 95 pazienti che hanno ricevuto Ruxolitinib come terapia di salvataggio per la malattia del trapianto contro l'ospite refrattaria a corticosteroidi.
I pazienti con malattia del trapianto contro l'ospite refrattaria ai corticosteroidi sono stati classificati in due gruppi, sulla base del decorso acuto ( n = 54; tutti con malattia di grado III o IV ) o cronico ( n = 41; tutti con malattia moderata o grave ) della patologia.
Il numero mediano dei precedenti regimi di trattamento per malattia del trapianto contro l'ospite refrattaria ai corticosteroidi è stato pari a 3 sia nei pazienti con malattia acuta ( 1-7 ) che nei pazienti con malattia cronica ( 1-10 ).
Dall'analisi è emerso che il tasso di riposta globale per i pazienti con malattia del trapianto contro l'ospite acuta è stato dell'81.5% ( 44 casi su 54 ), il 46.3% delle quali rappresentato da risposte complete ( 25 casi su 44 ).
Nei pazienti con malattia cronica, il tasso di risposta globale ( ORR ) è stato dell'85.4% ( 35 casi su 41 ).
Fra i pazienti che hanno risposto alla terapia con Ruxolitinib, il tasso di recidiva di malattia del trapianto contro l'ospite refrattaria a corticosteroidi è stato del 6.8% per i pazienti con malattia acuta ( 3 casi su 44 ) e del 5.7% per i pazienti con malattia cronica ( 2 casi su 35 ).
Il tasso di sopravvivenza a 6 mesi è stato del 79% ( intervallo di confidenza [ IC ] 95%: 67.3-90.7% ) per i pazienti con malattia acuta e del 97.4% ( IC 95%: 92.3-100 ) per i pazienti con malattia cronica.
Durante il trattamento con Ruxolitinib, il 55.6% dei pazienti con malattia acuta ( 30 casi su 54 ) ed il 17.1% dei pazienti con malattia cronica ( 7 casi su 41 ) ha sviluppato citopenia, mentre nel 33.3% dei pazienti con malattia acuta ( 18 casi su 54 ) e nel 14.6% dei pazienti con malattia cronica ( 6 casi su 41 ) è stata osservata riattivazione della infezione da Citomegalovirus.
In conclusione, Ruxolitinib può rappresentare una nuova promettente opzione terapeutica per il trattamento della variante acuta e cronica della malattia del trapianto contro l'ospite refrattaria ai corticosteroidi.
Sono tuttavia necessari ulteriori studi prospettici al fine di valutare l'efficacia e la validità della terapia. ( Xagena2015 )
Zeiser R et al, Leukemia 2015; 29: 2062-2068
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