Il trapianto allogenico di cellule ematopoietiche nel mieloma multiplo è limitato da precedenti dati relativi ad una alta mortalità correlata al trattamento.
Sono stati analizzati i risultati dopo il trapianto allogenico di cellule emopoietiche per il mieloma multiplo in 1.207 pazienti riceventi in 3 coorti basate sull'anno del trapianto: 1989-1994 ( n=343 ), 1995-2000 ( n=376 ) e 2001-2005 ( n=488 ).
La coorte più recente comprendeva soggetti significativamente più anziani ( 53% di età maggiore di 50 anni ) e aveva più destinatari dopo un precedente autotrapianto.
Il ricorso a donatori non-correlati, il condizionamento a intensità ridotta e gli innesti di cellule del sangue sono aumentati nel tempo.
I tassi di reazione graft versus host erano simili, ma i tassi di reazione graft versus host cronica erano più alti nella coorte più recente.
La sopravvivenza globale a 1 anno è aumentata in tutti i casi, riflettendo una diminuzione della mortalità correlata al trattamento, ma a 5 anni i tassi di recidiva sono passati dal 39% nella coorte 1989-1994 al 58% ( P inferiore a 0.001 ) nella coorte 2001-2005.
La proiezione della sopravvivenza libera da progressione a 5 anni e della sopravvivenza globale è stata del 14% e del 29%, rispettivamente, nell'ultima coorte.
L'aumentare dell'età, un più lungo intervallo dalla diagnosi al trapianto, e il trapianto da donatore non-correlato hanno influenzato negativamente la sopravvivenza globale nell'analisi multivariata.
La sopravvivenza a 5 anni per i soggetti con nessuno, 1, 2 o 3 di questi fattori di rischio è stata, rispettivamente, del 41%, 32%, 25% e 3% ( P inferiore a 0.0001 ). ( Xagena2011 )
Kumar S et al, Blood 2011; 118: 1979-1988
Cardio2011 Diagno2011