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Trapianto di cellule staminali ematopoietiche nella leucemia acuta recidivante o nel fallimento dell’induzione primaria


I pazienti con leucemia acuta refrattaria a chemioterapia di induzione o di reinduzione hanno prognosi non-favorevoli se non si sottopongono a trapianto di cellule staminali ematopoietiche, ma tuttavia i benefici di questo tipo di trapianto non sono chiari nei casi in cui il paziente non sia in remissione completa.

Un gruppo di ricercatori ha ipotizzato che le variabili pre-trapianto possano aiutare a identificare sottogruppi di pazienti con una prognosi migliore.

Nello studio sono stati coinvolti 2.255 pazienti sottoposti a trapianto per leucemia acuta in fase recidivante o con fallimento dell'induzione primaria dopo regime di condizionamento mieloablativo tra il 1995 e il 2004, e seguiti per un periodo di follow-up mediano dei sopravvissuti di 61 mesi.

Sono state effettuate analisi multivariate delle variabili pre-trapianto ed è stato sviluppato un sistema di punteggio predittivo per i sopravvissuti.

I tassi di sopravvivenza generale a 3 anni sono stati 19% per la leucemia mieloide acuta e 16% per la leucemia linfoblastica acuta.

Per quanto riguarda la leucemia mieloide acuta, 5 variabili avverse pre-trapianto hanno influenzato in modo significativo la sopravvivenza: durata della prima remissione completa inferiore a 6 mesi, blasti circolanti, donatore diverso da un fratello HLA-identico, punteggio di Karnofsky o Lansky inferiore a 90 e caratteristiche citogenetiche di peggiore prognosi.

Nei casi di leucemia linfoblastica acuta, invece, la sopravvivenza è risultata peggiore in seguito a: prima recidiva refrattaria, seconda recidiva o recidiva più ampia, blasti nel midollo maggiori o uguali a 25%, donatore sieropositivo per citomegalovirus ed età uguale o superiore a 10 anni.

I pazienti con leucemia mieloide acuta con un punteggio predittivo di 0 hanno mostrato una sopravvivenza generale del 42% a 3 anni, mentre tale percentuale si è fermata al 6% per un punteggio maggiore o uguale a 3.

Per i pazienti con leucemia linfoblastica acuta con un punteggio di 0 o 1 è stata osservata una sopravvivenza generale a 3 anni del 46%, ma i tassi di sopravvivenza generale non hanno superato il 10% per un punteggio maggiore o uguale a 3.

In conclusione, le variabili pre-trapianto delineano sottogruppi di pazienti con esiti differenti; il trapianto di cellule staminali ematopoietiche durante la recidiva può portare a sopravvivenza di lungo periodo in pazienti selezionati con leucemia acuta. ( Xagena2010 )

Duval M et al, J Clin Oncol 2010; 28: 3730-8

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