È stato effettuato uno studio prospettico per valutare il rischio di trombosi arteriosa in 195 pazienti consecutivi di età compresa tra 18 e 65 anni con nuova diagnosi di mieloma multiplo.
Tutti i pazienti sono stati trattati con 3 cicli di VAD ( Vincristina, Doxorubicina e Desametasone ) o TAD ( Talidomide, Doxorubicina, Desametasone ) o PAD ( Bortezomib, Doxorubicina, Desametasone ) in studi nazionali, seguiti da dosi elevate di Melfalan e trapianto di cellule staminali autologhe.
Complessivamente, 11 dei 195 pazienti ( 5.6% ) hanno sviluppato trombosi arteriosa.
L'incidenza più elevata è stata osservata durante i cicli di chemioterapia di induzione.
L'età media di insorgenza della trombosi arteriosa era di 59 anni ( range 43-65 anni ).
L'ipertensione e il fumo sono risultati significativamente associati alla trombosi arteriosa con un rischio relativo di 11.7 e 15.2, rispettivamente.
I livelli di fattore VIII ( FVIII:C ) sono risultati correlati significativamente all'età ( p=0.02 ) e più alto stadio secondo l’International Scoring System ( ISS ) ( p=0.001 ).
Un più alto livello di FVIII:C è stato associato alla trombosi arteriosa ( hazard ratio, HR=1.85 ) dopo aggiustamento per età, punteggio ISS, e braccio di trattamento assegnato.
I pazienti con mieloma multiplo presentano un aumentato rischio di eventi trombotici arteriosi durante e dopo la chemioterapia di induzione.
L'ipertensione, il fumo, e alti livelli di fattore VIII, che forse rispecchiano l'attività della malattia, contribuiscono al rischio di trombosi arteriosa. ( Xagena2010 )
Libourel EJ et al, Blood 2010; 116: 22-26
Emo2010